IterCulture

TESTI RIFLESSI. Drammaturgia e Dispositivi

 

Sabato 20 luglio, ore 18:45 | Parco Comunale di Zafferana Etnea

Jacopo Giacomoni presenterà una prima restituzione della sua nuova opera teatrale. Lo studio si inserisce all’interno del progetto Teatri Riflessi 9: Artist Residencies.

Teatri Riflessi 9: Artist Residencies è un progetto di residenza supportato da European Festivals Fund for Emerging Artists – EFFEA, un’iniziativa della European Festivals Association (EFA), co-finanziata dall’Unione Europea.

Il progetto si realizza in partnership con gARTen – festival di teatro nel parco di Fondazione Claudia Lombardi per il teatro (Lugano)

È solo un lungo tramonto

uno studio di e con Jacopo Giacomoni

Premiata con la menzione Franco Quadri (Premio Riccione 2023), È solo un lungo tramonto è un’opera teatrale innovativa realizzata attraverso la reiterazione e disgregazione meccanica di dialoghi intercorsi tra l’autore e il padre, affetto da Alzheimer. Dettando quelle conversazioni al computer e ridettando le trascrizioni, il testo ha assorbito le stesse perdite e ripetizioni che la sua memoria restituiva, creando una relazione intensa con il tempo e la dimenticanza. Il risultato è un’hauntology teatrale in cui il passato aleggia su un presente fuori asse. Non ci sono tensioni, né colpi di scena, non c’è, in fondo, nessun dramma. È soltanto un lento disgregarsi. Un lungo tramonto. 

Premiata con la menzione Franco Quadri (Premio Riccione 2023), È solo un lungo tramonto è un’opera teatrale innovativa realizzata attraverso la reiterazione e disgregazione meccanica di dialoghi intercorsi tra l’autore e il padre, affetto da Alzheimer. Dettando quelle conversazioni al computer e ridettando le trascrizioni, il testo ha assorbito le stesse perdite e ripetizioni che la sua memoria restituiva, creando una relazione intensa con il tempo e la dimenticanza. Il risultato è un’hauntology teatrale in cui il passato aleggia su un presente fuori asse. Non ci sono tensioni, né colpi di scena, non c’è, in fondo, nessun dramma. È soltanto un lento disgregarsi. Un lungo tramonto. 

Jacopo Giacomoni (Trento, 1987). 
Laureato in Filosofia con una tesi sull’esistenza dei personaggi fittizi, lavora come drammaturgo e performer della compagnia Malmadur dal 2013. Porta avanti una ricerca strutturalista sulla drammaturgia, progettando ordigni spettacolari che accolgono la partecipazione del pubblico e il caso, cercando di costruire esperienze teatrali ludico-rituali che inneschino cortocircuiti con il tempo e lo sguardo di spettatori e performer. Negli ultimi lavori ha creato dei parassiti drammaturgici che aggrediscono organismi testuali già esistenti, un dispositivo teatrale per eleggere la più grande tragedia dell’umanità, un ufficio teatrale per la celebrazione di un funerale in scena, un gioco per rivivere da zero una seconda vita sul palcoscenico, un esperimento di hauntology teatrale sulla perdita della memoria del padre. Come performer fonde il suo percorso di attore a quello di sassofonista, in una continua esplorazione nel campo dell’improvvisazione libera e dei suoni non idiomatici.

 

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