di Canzi / Cottini
Italia
14 minuti
Crazy Bosnian guy è una guida turistica e ci accompagna per le strade della sua città, Mostar, nel sud della Bosnia Erzegovina. È un personaggio loquace, sopra le righe: il suo soprannome, se l’è guadagnato sul campo. Mentre il tour procede, veniamo risucchiati nel turbine dei ricordi. Crazy Bosnian guy negli anni Novanta era un ventenne: la guerra nei Balcani è viva nella sua memoria. Ci parla della ricchezza della Jugoslavia di Tito, del crollo della confederazione, dell’avvento di governi instabili, del sentimento jugonostalgico e della situazione attuale
Perché interessarci a una storia in apparenza distante da noi? Ricordare, oggi, ha ancora un senso?
Crazy Bosnian guy è una guida turistica e ci accompagna per le strade della sua città, Mostar, nel sud della Bosnia Erzegovina. È un personaggio loquace, sopra le righe: il suo soprannome, se l’è guadagnato sul campo.
Mentre il tour procede, veniamo risucchiati nel turbine dei ricordi. Crazy Bosnian guy negli anni Novanta era un ventenne: la guerra nei Balcani è viva nella sua memoria. Ci parla della ricchezza della Jugoslavia di Tito, del crollo della confederazione, dell’avvento di governi instabili, del sentimento jugonostalgico e della situazione attuale
Perché interessarci a una storia in apparenza distante da noi? Ricordare, oggi, ha ancora un senso?
Testo e regia: Federica Cottini
Con: Michelangelo Canzi
Scene: Mattia Franco, Alice Capoani
Costumi: Nunzia Lazzaro, Fabiola Soldano
Luci: Paolo Latini, Simona Ornaghi
Grafiche: Anna Farina
Produzione: Binario Vivo – Teatro Nuovo di Pisa
Si ringraziano: Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi (Milano), Pilar Ternera – NTC (Livorno)
Vincitore dei bandi “Binario vivo – Vite dimenticate” del Teatro Nuovo di Pisa, 2024; “Teatro. Voci della società giovanile” di Endas Emilia Romagna, 2024; “Strade” di Arti e Spettacolo – Spazio Nobelperlapace, L’Aquila, 2025.
Si conoscono alla Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano, dove Michelangelo si diploma come attore e Federica come drammaturga. Michelangelo lavora, tra gli altri, con ATIR, Teatro della Cooperativa, Museo Bagatti Valsecchi. Federica lavora con I Gordi, Emanuele Aldrovandi, e scrive e dirige i propri testi. “A volo d’angelo” è il loro primo lavoro insieme.
Si conoscono alla Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano, dove Michelangelo si diploma come attore e Federica come drammaturga. Michelangelo lavora, tra gli altri, con ATIR, Teatro della Cooperativa, Museo Bagatti Valsecchi. Federica lavora con I Gordi, Emanuele Aldrovandi, e scrive e dirige i propri testi. “A volo d’angelo” è il loro primo lavoro insieme.
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